Maoisti in India

L’arretratezza del Chhattisgarh è la conseguenza della latitanza amministrativa da parte dei governi locali e della stessa New Delhi. Gran parte del territorio è carente di servizi pubblici, infrastrutture, scuole, ospedali dotati di attrezzature mediche adeguate. Se si escludono le attività tradizionali di sussistenza, non c’è lavoro con cui originare reddito, tanto che in alcuni haat, i mercati locali, è ancora diffuso il baratto. Il vuoto lasciato dalle istituzioni è stato riempito dagli uomini del Communist Party of India (Maoist) – partito bandito dalla scena pubblica indiana perché tacciato di terrorismo – nato dall’unione del Maoist Communist Center of India, del Communist Party of India (Marxist-Lenist) e dell’ala più intransigente dell’estrema sinistra indiana, il People’s War Group il cui braccio armato è noto come Peole’s Guerrilla Army. Il Dantewada è un esempio di come i maoisti o ‘naxalite’ – termine quest’ultimo usato come sinonimo di maoisti – siano riusciti ad attecchire nella società tramite un intenso lavoro di proselitismo, creando una sorta di governo parallelo in forte opposizione a quello ufficiale, accusato di essere “semi coloniale e feudale”. Reportage di giugno 2010.

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Copyright Emanuele Confortin
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